La storia del Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” è legata a quella della geografia all’interno della struttura da cui trae le sue origini: l’Istituto superiore di Magistero femminile (ISMF). Fondato a Roma nel 1878, l’Istituto si dotò di una cattedra autonoma di Geografia solo nel 1890, inizialmente ricoperta da Filippo Porena (dal 1891 al 1892) e poco dopo da Cosimo Bertacchi (1892-1895).
Il Gabinetto di Geografia venne fondato dal successore ed allievo di quest’ultimo, Tito Badia (1895-1917), sotto il quale a cavallo del secolo vennero acquisiti gli strumenti necessari alle esercitazioni di cartografia: carte topografiche, plastici, raccolte mineralogiche, strumenti di misurazione, carte murali e manuali. Nei primi anni Venti, con Assunto Mori (1917-1946), nella nuova sede di Piazza della Repubblica venne istituita la Biblioteca della Sezione di Scienze Geografiche e Cartografiche; più tardi (1935), quando l’Istituto di Magistero si trasformò nella Facoltà di Lettere dell’Università di Roma, nacque l’Istituto di Geografia. In questo periodo le nuove accessioni diedero largo spazio alle carte ed agli atlanti, oltre che alle monografie regionali ed ai manuali.
Successore di Mori fu Giuseppe Caraci a cui nel 2002, alla presenza del Rettore Guido Fabiani, il Laboratorio Geocartografico è stato intitolato. Eminente geografo, storico ed umanista, fu tra i primi a dedicare larga parte dei suoi studi alla storia della geografia e della cartografia, in particolare quella nautica medievale.
Con Caraci (1946-1964), negli anni Cinquanta, l’Istituto assunse la denominazione di Istituto di Scienze Geografiche e Cartografiche. A quest’ultimo successero Aldo Pecora, Elio Migliorini e Benito Spano; ognuno di loro ha impresso un’impronta nell’orientamento delle ricerche dell’Istituto e anche alle nuove accessioni di riviste, volumi, collane e cartografia. Tali interessi si riflettono nei fondi posseduti dal Laboratorio, che forniscono materiali preziosi per lo studio della geografia e della cultura geografica dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
Nel 1993 l’Istituto di Scienze Geografiche e Cartografiche cessò di esistere per trasformarsi nella Sezione di Geografia del Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporanea di Roma Tre. La creazione del Laboratorio come struttura autonoma all’interno del Dipartimento, provvista di attrezzature informatiche, risale ai primi anni Novanta, per iniziativa della prof.ssa Maria Gemma Grillotti, che ne è stata anche il primo Responsabile scientifico.
Nella nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia il Laboratorio ha trovato ampi spazi per le sue strutture, che comprendono attualmente lo studio del Responsabile scientifico, dove sono raccolte le collane degli atlanti antichi e moderni, la cartoteca, la sala delle postazioni informatiche e l’ufficio tecnico.
Dal 2013 il Laboratorio afferisce al Dipartimento di Studi Umanistici. Alla direzione del Laboratorio si sono avvicendati i proff. Maria Gemma Grillotti, Ilaria Luzzana Caraci, Lidia Moretti, Claudio Cerreti e Carla Masetti; oggi l’incarico è ricoperto dalla prof.ssa Annalisa D’Ascenzo. Il Responsabile tecnico è il dott. Marco Lodi, il tecnico laureato il dott. Arturo Gallia.
Il patrimonio del Laboratorio risulta oggi suddiviso in sezioni: Atlanti antichi e moderni; Guide e dizionari; Statistiche; Cartografia storica; Cartografia italiana IGM; Cartografia straniera; Carte murali e carte stradali; Didattica, diateca e videoteca; Computers, software e attrezzature.