Laboratorio di autenticazione dei materiali

2 aprile-21 maggio 2024: 36 ore – 6 CFU

Otto incontri di introduzione al fenomeno della falsificazione dei beni culturali e dell’opera d’arte, tutti i martedì dal 2 aprile al 21 maggio, ore 12-14

docente referente: Giuliana Calcani, direttrice del Laboratorio sul falso, Dipartimento di Studi Umanistici – Roma Tre

per info: Collegio didattico in Scienze dei Beni Culturali Link identifier #identifier__36001-1didattica.beniculturali@uniroma3.it

Dal 2 aprile al 21 maggio si svolgerà il primo corso di autenticazione dei materiali collegato al Laboratorio sul falso, il centro di ricerca interdisciplinare per il contrasto alla falsificazione dei beni culturali e dell’opera d’arte, da molti anni attivato dal Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

A chi è rivolto

Il corso è prioritariamente rivolto alle studentesse e agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Archeologia e Storia dell’arte di Roma Tre, ma è aperto a quanti desiderano acquisire strumenti e metodi per un approccio etico al patrimonio culturale come cittadini, oltre che come “operatori di settore”. “Legalità e patrimonio culturale” è infatti il titolo di una delle aree tematiche in cui si articola il progetto di Ateneo Link identifier #identifier__164790-2Custodi consapevoli della legalità, che è finalizzato proprio a sensibilizzare la comunità, a partire da quella universitaria, nel contrastare illeciti negli ambiti portanti della nostra società.

Gli otto incontri previsti, tutti i martedì dalle 12 alle 14, in Via Ostiense 234/236, sono mirati al confronto tra ricerca, professionalità e formazione, in un’ottica interdisciplinare, grazie all’interazione tra docenti di diversi dipartimenti di Roma Tre, esperti del Comando Carabinieri TPC, del Ministero della Cultura, di diagnostica applicata ai beni culturali, del mercato dell’arte.

Programma

2 aprile (Aula 1 del Dipartimento di Studi Umanistici)
Le attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel contrasto al fenomeno della falsificazione
Ten. Colonnello Paolo Salvatori, Comandante della Sezione Archeologia del Reparto Operativo, Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Luogotenente Gianni Porretta, Comandante della Sezione Falsificazione e arte contemporanea del Reparto Operativo, Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Istituito fin dal 1969 come forza di polizia attiva all’interno del Ministero della Cultura, il Comando Carabinieri TPC è specializzato nelle operazioni di repressione e di prevenzione dei crimini sul patrimonio culturale. L’esperienza raggiunta in tali ambiti è riconosciuta anche in ambito internazionale e gli esperti del Comando TPC organizzano corsi di formazione per Stati esteri, dove intervengono anche in missioni di soccorso come “Caschi blu della cultura”.

Un settore strategico d’intervento del Comando TPC è anche quello del contrasto alla falsificazione e ce ne parleranno nella prima lezione del corso “Laboratorio di autenticazione dei materiali”.

9 aprile (Aula 6)
Definire, certificare, provare l’autenticità
Giuliana Calcani, Direttrice del Laboratorio sul falso, Dipartimento di Studi Umanistici-Roma Tre
Giancarlo Della Ventura, Dipartimento di Scienze – Roma Tre
Il concetto di falso muta nel tempo e anche ai nostri giorni ci sono prospettive di approccio che rispecchiano le molteplicità culturali di diverse aree geografiche. A fronte di una necessaria dialettica, che oggi abbatte vecchi stereotipi di supremazia culturale, è necessario però contestualizzare l’analisi dei beni culturali nella normativa vigente in Italia. Per definire, certificare, provare l’autenticità di un’opera, è necessario confrontare i metodi della diagnostica umanistica con quelli propri della diagnostica tecnologico-scientifica, al fine di caratterizzarne tutti gli aspetti costituitivi.

16 aprile (Aula 6)
L’autenticità attraverso la teoria del restauro nella sua evoluzione
Mario Micheli, Consulente per il Laboratorio sul falso, Dipartimento di Studi Umanistici-Roma Tre
Un articolo del Codice dei Beni Culturali è dedicato anche al restauro come possibile forma di falsificazione delle opere d’arte. Ma qual è il confine tra conservazione e dolo? La storia del restauro ci mostra come e quanto abbia influito la riflessione sugli aspetti della tutela dei materiali nella loro valutazione estetica e scientifica, anche in relazione al cambiamento, nella sensibilità sociale, sulla percezione dell’arte come documento delle epoche passate.

23 aprile (Aula 6)
Le metodologie tecnico-scientifiche per lo svelamento del falso: il contributo delle tecniche spettroscopiche alla caratterizzazione dei Beni Culturali
Armida Sodo, Luca Tortora, Dipartimento di Scienze – Roma Tre
Arte e scienza: un binomio imprescindibile per la natura stessa delle produzioni storiche, basate sull’evoluzione delle tecnologie di estrazione e di lavorazione di materiali organici e inorganici, al fine di dare forma alle rappresentazioni visive, nel corso del tempo. Due facce della stessa medaglia, tanto più importanti da tenere insieme, in risposta all’accertamento di autenticità di tutte le componenti costitutive di un bene culturale e dell’opera d’arte.

30 aprile (Aula 6)
La grafologia forense a supporto della tutela del patrimonio artistico: dall’analisi e comparazione della scrittura alle indagini tecnico-strumentali
Antonella Padova, iscritta all’Albo CTU del Tribunale di Roma
Patrizio Campisi, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica
Quante sono le competenze a cui le discipline umanistiche si possono rivolgere per l’autenticazione dei beni culturali? L’attenzione va posta anche a quegli elementi di caratterizzazione e di documentazione delle opere che, se ben analizzati, possono aggiungere notizie fondamentali per ricostruire la storia degli oggetti, come la grafologia forense dimostra.

7 maggio (Aula 6)
Falsificazione e mercato dell’arte
Georgia Bava, responsabile del Dipartimento Arte moderna e contemporanea – Finarte Roma
In una cornice di rilancio d’attenzione alla legalità come motore attivo di rinnovamento culturale, il corso sull’Autenticazione dei materiali offre strumenti conoscitivi, spendibili in diversi ambiti professionali, su un fenomeno che non conosce crisi e che mina il diritto di tutti a godere dell’autentico valore del patrimonio culturale. Il mercato dell’arte è uno dei settori più esposti, che esige una particolare attenzione da parte degli operatori, a tutela degli acquirenti.

14 maggio (Aula 6)
Aspetti della tutela penale dei beni culturali, a partire dalla presentazione dei libri La tutela del patrimonio archeologico. Disciplina, previsioni penali e polizia giudiziaria, di Andrea Russo, Editoriale Scientifica, 2023 e  Vero, doppio o falso? La contraffazione delle opere d’arte nel diritto italiano, di Maurizio Fiorilli, Edizioni Efesto, 2023
Sara Bini, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
Cristiano Aliberti, Dipartimento di Scienze Politiche-Roma Tre, Osservatorio Giuridico sul Patrimonio Culturale (OGiPaC), Dipartimento di Giurisprudenza – Roma Tre
Due importanti pubblicazioni sulla tutela del patrimonio archeologico e sull’evoluzione della normativa italiana sul falso, sono al centro del prossimo incontro organizzato per il “Laboratorio di autenticazione dei materiali”. Grazie alla lettura in chiave archeologica e a quella di approccio più squisitamente giuridico, che i due presentatori offriranno al pubblico, sarà possibile sviluppare un dibattito coinvolgendo anche gli autori dei libri.

21 maggio (Aula 6)
L’innovazione tecnologica al servizio dell’anticontraffazione delle opere d’arte: il caso della start up IDArtScience srl
Stefano Ridolfi, Ars Mensurae
In un mondo in rapida trasformazione, dove le tecnologie supportano anche la produzione di falsi che è una delle più lucrose attività illegali nell’ambito dei beni culturali, lesiva di interessi identitari e culturali, oltre che economici, è importante aggiornare le competenze e apprendere come potenziare gli strumenti conoscitivi tradizionali.

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Monica L'Erario 19 Marzo 2024