20710678 - INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES

Il corso si propone di offire agli studenti e alle studentesse i più recenti strumenti metodologici e teorici delle discipline umanistiche ambientali (EH). Partendo da una idea delle environmental humanities come un'arena post (o anti) - disciplinare, il corso incoraggerà student* a pensare oltre i confini disciplinari per affrontare le sfide ambientali e sociali del presente.

Il corso si articola in tre parti. La parte introduttiva è disegnata per fornire una visione di insieme delle EH attraverso: (a) una conoscenza di base dei principali indirizzi delle EH; (b) una esplorazione dei metodi adoperati.

La seconda parte del corso si concentra su un tema centrale del dibattito nelle EH, ovvero l’Antropocene (l’età degli umani) e le possibili alternative. In particolare, la seconda parte si focalizza sul concetto di Wasteocene (era dello scarto). Infine, la parte terza comprende una fase laboratoriale nella quale studenti e studentesse saranno chiamat* a confrontarsi con un micro progetto di ricerca/azione, per applicare quanto appreso nel corso.

Risultati di apprendimento previsti (1) Una conoscenza approfondita delle principali scuole di EH (2) Una discreta familiarità con i metodi impiegati nelle EH

(3) Una conoscenza approfondita del dibattito sull’Antropocene e le sue criticità con un focus sul Wasteocene

(4) La capacità di disegnare e eseguire un micro-progetto/azione di EH (che vale anche come verifica dell’apprendimento)

(5) Sviluppare capacità di analisi critica di testi scientifici e altri tipi di fonti

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

Programma

(Modulo di Sociologia dell'Ambiente: 2 Cfu)
Dopo aver definito le caratteristiche e i contenuti di fondo dell'area di studio delle Environmental humanities, ci soffermeremo su come oggi le scienze umane e sociali si pongono rispetto all’ontologia regolativa del sistema neoliberale di crescita. Questo si fonda su un impasto apparentemente contradditorio tra scatenamento vitalista e ordinamento anticipatorio razionale, dove la posta in gioco non è più il disciplinamento del vivente (a tutti i livelli) ma la possibilità di trarre profitto dall’indeterminazione, dalla continua liberazione dell’energia. Rispetto a questo scenario governamentale, la teoria sociale ha intrapreso diversi percorsi, che saranno oggetto di riflessione durante la prima parte del corso: dalla cosiddetta “svolta ontologica” ai nuovi materialismi femministi, dall’ANT (actor-network theory) al realismo speculativo, dall’ecologia politica marxista alla decrescita.

Testi Adottati

- Pellizzoni L., Cavalcare l’ingovernabile. Natura, neoliberalismo e nuovi materialismi, Orthotes, Napoli-Salerno 2023 [cap. 1, pp. 15-52; cap. 3, pp. 77-142].
- Romano O., D'Alisa G., “Degrowth and limits”, in A. Machin e M. Wissenburg (a cura di), Handbook of Environmental Political Theory in the Anthropocene, (pp. 99-108), Cheltham : Edward Elgar Publishing 2025 [doi: 10.4337/9781802208955.00016].


Modalità Frequenza

Oltre a seguire le lezioni in presenza, le/gli studenti saranno sollecitati a intervenire con commenti, osservazioni, domande, nonché a partecipare a discussioni collettive in aula.

Modalità Valutazione

La prova consisterà in un colloquio orale sui temi del corso.

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

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Programma

Il viaggio in Italia occupa una posizione del tutto peculiare nel genere periegetico, almeno a partire dal secolo del Grand Tour. Nella seconda metà del Novecento, in particolare tra l’inizio degli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta, alcuni scrittori italiani, talvolta con la collaborazione di un fotografo, hanno provato a rivolgere a un paesaggio tanto celebrato uno “sguardo sostenibile”. Seguendo il corso delle acque interne, innanzitutto del fiume Po, ovvero privilegiando argini e pianure ai panorami rivieraschi e all’amenità dei rilievi, autori come Cesare Zavattini e Gianni Celati hanno messo in campo una pratica di ecologia dello sguardo. Anche grazie al paragone con altri viaggi letterari sul corso dei grandi fiumi (cfr. C. Magris, Danubio, 1986) nei quali il paesaggio resta occasione privilegiata per slanci di erudizione storico-geografica, l’analisi degli scritti dei due autori emiliani permetterà di introdurre concetti (nescienza, qualsiasità) in grado di fondare un paradigma, alternativo a quello dell’odeporica tradizionale.

Testi Adottati

F. Careri, Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Einaudi 2006 (una selezione di paragrafi a cura del docente sarà proposta nel corso delle lezioni)
U. Fracassa, “Celati verso la foce” (in, Effetti reali. La non fiction tra Italia, Francia, Spagna e America Latina Carabba, 2025)


Modalità Frequenza

La partecipazione all’attività didattica è libera e non verrà registrata dal docente. La frequenza è necessaria ma non obbligatoria.

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

Programma

(Modulo di Sociologia dell'Ambiente: 2 Cfu)
Dopo aver definito le caratteristiche e i contenuti di fondo dell'area di studio delle Environmental humanities, ci soffermeremo su come oggi le scienze umane e sociali si pongono rispetto all’ontologia regolativa del sistema neoliberale di crescita. Questo si fonda su un impasto apparentemente contradditorio tra scatenamento vitalista e ordinamento anticipatorio razionale, dove la posta in gioco non è più il disciplinamento del vivente (a tutti i livelli) ma la possibilità di trarre profitto dall’indeterminazione, dalla continua liberazione dell’energia. Rispetto a questo scenario governamentale, la teoria sociale ha intrapreso diversi percorsi, che saranno oggetto di riflessione durante la prima parte del corso: dalla cosiddetta “svolta ontologica” ai nuovi materialismi femministi, dall’ANT (actor-network theory) al realismo speculativo, dall’ecologia politica marxista alla decrescita.

Testi Adottati

- Pellizzoni L., Cavalcare l’ingovernabile. Natura, neoliberalismo e nuovi materialismi, Orthotes, Napoli-Salerno 2023 [cap. 1, pp. 15-52; cap. 3, pp. 77-142].
- Romano O., D'Alisa G., “Degrowth and limits”, in A. Machin e M. Wissenburg (a cura di), Handbook of Environmental Political Theory in the Anthropocene, (pp. 99-108), Cheltham : Edward Elgar Publishing 2025 [doi: 10.4337/9781802208955.00016].


Modalità Frequenza

Oltre a seguire le lezioni in presenza, le/gli studenti saranno sollecitati a intervenire con commenti, osservazioni, domande, nonché a partecipare a discussioni collettive in aula.

Modalità Valutazione

La prova consisterà in un colloquio orale sui temi del corso.

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Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

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Programma

Il viaggio in Italia occupa una posizione del tutto peculiare nel genere periegetico, almeno a partire dal secolo del Grand Tour. Nella seconda metà del Novecento, in particolare tra l’inizio degli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta, alcuni scrittori italiani, talvolta con la collaborazione di un fotografo, hanno provato a rivolgere a un paesaggio tanto celebrato uno “sguardo sostenibile”. Seguendo il corso delle acque interne, innanzitutto del fiume Po, ovvero privilegiando argini e pianure ai panorami rivieraschi e all’amenità dei rilievi, autori come Cesare Zavattini e Gianni Celati hanno messo in campo una pratica di ecologia dello sguardo. Anche grazie al paragone con altri viaggi letterari sul corso dei grandi fiumi (cfr. C. Magris, Danubio, 1986) nei quali il paesaggio resta occasione privilegiata per slanci di erudizione storico-geografica, l’analisi degli scritti dei due autori emiliani permetterà di introdurre concetti (nescienza, qualsiasità) in grado di fondare un paradigma, alternativo a quello dell’odeporica tradizionale.

Testi Adottati

F. Careri, Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Einaudi 2006 (una selezione di paragrafi a cura del docente sarà proposta nel corso delle lezioni)
U. Fracassa, “Celati verso la foce” (in, Effetti reali. La non fiction tra Italia, Francia, Spagna e America Latina Carabba, 2025)


Modalità Frequenza

La partecipazione all’attività didattica è libera e non verrà registrata dal docente. La frequenza è necessaria ma non obbligatoria.

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Programma

(Modulo di Sociologia dell'Ambiente: 2 Cfu)
Dopo aver definito le caratteristiche e i contenuti di fondo dell'area di studio delle Environmental humanities, ci soffermeremo su come oggi le scienze umane e sociali si pongono rispetto all’ontologia regolativa del sistema neoliberale di crescita. Questo si fonda su un impasto apparentemente contradditorio tra scatenamento vitalista e ordinamento anticipatorio razionale, dove la posta in gioco non è più il disciplinamento del vivente (a tutti i livelli) ma la possibilità di trarre profitto dall’indeterminazione, dalla continua liberazione dell’energia. Rispetto a questo scenario governamentale, la teoria sociale ha intrapreso diversi percorsi, che saranno oggetto di riflessione durante la prima parte del corso: dalla cosiddetta “svolta ontologica” ai nuovi materialismi femministi, dall’ANT (actor-network theory) al realismo speculativo, dall’ecologia politica marxista alla decrescita.

Testi Adottati

- Pellizzoni L., Cavalcare l’ingovernabile. Natura, neoliberalismo e nuovi materialismi, Orthotes, Napoli-Salerno 2023 [cap. 1, pp. 15-52; cap. 3, pp. 77-142].
- Romano O., D'Alisa G., “Degrowth and limits”, in A. Machin e M. Wissenburg (a cura di), Handbook of Environmental Political Theory in the Anthropocene, (pp. 99-108), Cheltham : Edward Elgar Publishing 2025 [doi: 10.4337/9781802208955.00016].


Modalità Frequenza

Oltre a seguire le lezioni in presenza, le/gli studenti saranno sollecitati a intervenire con commenti, osservazioni, domande, nonché a partecipare a discussioni collettive in aula.

Modalità Valutazione

La prova consisterà in un colloquio orale sui temi del corso.

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

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Mutuazione: 20710678 INTRODUZIONE ALLE ENVIRONMENTAL HUMANITIES in Scienze umane per l'ambiente LM-1 R ROMANO ONOFRIO, Gallini Stefania, FRACASSA UGO

Programma

Il viaggio in Italia occupa una posizione del tutto peculiare nel genere periegetico, almeno a partire dal secolo del Grand Tour. Nella seconda metà del Novecento, in particolare tra l’inizio degli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta, alcuni scrittori italiani, talvolta con la collaborazione di un fotografo, hanno provato a rivolgere a un paesaggio tanto celebrato uno “sguardo sostenibile”. Seguendo il corso delle acque interne, innanzitutto del fiume Po, ovvero privilegiando argini e pianure ai panorami rivieraschi e all’amenità dei rilievi, autori come Cesare Zavattini e Gianni Celati hanno messo in campo una pratica di ecologia dello sguardo. Anche grazie al paragone con altri viaggi letterari sul corso dei grandi fiumi (cfr. C. Magris, Danubio, 1986) nei quali il paesaggio resta occasione privilegiata per slanci di erudizione storico-geografica, l’analisi degli scritti dei due autori emiliani permetterà di introdurre concetti (nescienza, qualsiasità) in grado di fondare un paradigma, alternativo a quello dell’odeporica tradizionale.

Testi Adottati

F. Careri, Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Einaudi 2006 (una selezione di paragrafi a cura del docente sarà proposta nel corso delle lezioni)
U. Fracassa, “Celati verso la foce” (in, Effetti reali. La non fiction tra Italia, Francia, Spagna e America Latina Carabba, 2025)


Modalità Frequenza

La partecipazione all’attività didattica è libera e non verrà registrata dal docente. La frequenza è necessaria ma non obbligatoria.