20710143 - LETTERATURA ITALIANA DEL MEDIOEVO L.M.

Il corso intende fornire strumenti specifici per lo studio e l'analisi dei testi letterari del medioevo italiano. Attraverso la lettura approfondita di un'opera, o gruppo di opere, lo studente acquisirà un modello interpretativo fondato sull'intreccio tra "saperi" diversi - storico-letterari, linguistico-filologici, dottrinari - particolarmente idoneo a cogliere la complessa fisionomia del testo letterario medievale e le sue peculiarità.
scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20710143 LETTERATURA ITALIANA DEL MEDIOEVO L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 PEGORETTI ANNA

Programma

Il «Purgatorio» di Dante

Il corso intende offrire una lettura integrale e approfondita del «Purgatorio» di Dante. Definita dallo storico Jacques Le Goff il “trionfo poetico” del regno purgatoriale, la seconda cantica della «Commedia» rappresenta la prima e più importante elaborazione artistica complessiva di questa zona dell’aldilà, la cui esistenza era stata definitivamente sancita dalla Chiesa solo pochi anni prima (1274). Oggetto di particolare attenzione saranno i modi in cui il poeta costruisce uno spazio estremamente dettagliato e profondamente coerente da più punti di vista (cosmologico, teologico, penitenziale), attingendo a fonti molteplici, tra cui si privilegeranno quelle legate alle pratiche religiose e al pensiero teologico del tempo. Inoltre si affronterà in modo approfondito la riflessione che in questa cantica Dante conduce sulla poesia: dall’incontro con Casella a quelli con il trovatore Sordello e il poeta classico Stazio; dalla riflessione sulla fama e sul progresso artistico nel canto 11, fino ai fondamentali canti 24 e 26 dove l’Alighieri si confronta con diversi predecessori, definendo compiutamente la propria poetica e una tradizione di riferimento.

Testi Adottati

Testi:
- Dante, "Divina Commedia. Purgatorio", a cura di Anna Maria Chiavacci Leonardi, Milano, Mondadori, 2014 [prima ed. 1994; si sono succedute ulteriori edizioni, anche scolastiche]
NB: La cantica va letta e studiata per intero.

Studi critici (su Moodle):
- E. Auerbach, "Sacrae scripturae sermo humilis", in Id., "Studi su Dante", Milano, Feltrinelli, 2002, pp. 167-175 [1941];
- G. Contini, "Dante come personaggio poeta", in Id., "Un’idea di Dante. Saggi danteschi", Torino, Einaudi, 20013, pp. 33-62;
- A. Pegoretti, "Dal «lito diserto» al giardino. La costruzione del paesaggio nel «Purgatorio» di Dante", Bologna, Bononia University Press, 2007.

Gli studenti non frequentanti leggeranno anche:
- C. Delcorno, "Exemplum e letteratura tra Medioevo e Rinascimento", Bologna, il Mulino, 1989, Introduzione e pp. 195-227;
- E. Pasquini, "Il dominio metaforico", in Id., "Dante e le figure del vero. La fabbrica della «Commedia»", Milano: Bruno Mondadori, 2001, pp. 179-217
- E. Raimondi, "Rito e storia nel primo canto del «Purgatorio»", in Id., "Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca", Torino: Einaudi, 1977 [1970], pp. 65-94.


Modalità Frequenza

La frequenza non è obbligatoria e non verrà monitorata. Attraverso il canale Moodle del corso verranno date indicazioni per il recupero di eventuali lezioni perse.

Modalità Valutazione

L'esame consiste in un colloquio orale di circa 25 minuti, che verterà sugli argomenti in programma. Sarà innanzitutto valutata la capacità di lettura, comprensione e commento del testo di Dante, in particolare dei brani approfonditi in classe, di cui al termine del corso gli studenti avranno un elenco completo, disponibile anche a chi non avrà potuto frequentare. Si richiede tuttavia una lettura approfondita e una conoscenza dell'intera cantica, all'interno della quale lo studente/studentessa dovrà dimostrare di muoversi con competenza. Oggetto di valutazione saranno anche l’elaborazione di una visione critica autonoma e le modalità espositive. Gli studenti che lo desiderano potranno presentare un elaborato scritto su un tema concordato con la docente e in linea con i contenuti del corso. Tale elaborato sostituirà una buona parte dell’esame orale, ma non è in alcun modo obbligatorio.