Il corso è dedicato allo studio della storia dei Paesi dell’Europa centro-orientale lungo il corso del Ventesimo secolo, con particolare attenzione alla crisi dei regimi comunisti, alla transizione democratica e alle nuove sfide del terzo millennio, come la sicurezza globale, le questioni energetiche, i flussi migratori.
L’oggetto del corso è quella vasta area geografica intermedia, la terra di mezzo compresa tra lo spazio etnico-culturale tedesco e quello russo, corrispondente a Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e zone limitrofe a questi Paesi. Il ruolo degli Stati di quest’area appare sempre più rilevante nello scenario continentale e globale in ragione della posizione strategica tra la Russia e l’Unione europea.
L’oggetto del corso è quella vasta area geografica intermedia, la terra di mezzo compresa tra lo spazio etnico-culturale tedesco e quello russo, corrispondente a Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e zone limitrofe a questi Paesi. Il ruolo degli Stati di quest’area appare sempre più rilevante nello scenario continentale e globale in ragione della posizione strategica tra la Russia e l’Unione europea.
scheda docente
materiale didattico
L’esistenza stessa di un'unione politica, come il Gruppo di Visegrád, testimonia la comunanza di interessi politici e strategici fra i quattro Stati summenzionati, il cui ruolo appare sempre più rilevante nello scenario continentale e globale in ragione della posizione strategica tra la Russia e l’Unione europea e dinanzi alle nuove sfide poste dalla sicurezza globale, dalle questioni energetiche, dai flussi migratori.
Jacques Rupnik, Senza il muro. Le due Europe dopo il crollo del comunismo, Donzelli, Roma, 2019
Programma
Il programma del corso riguarda la storia di quella vasta area geografica intermedia, la terra di mezzo compresa tra lo spazio etnico-culturale tedesco e quello russo, corrispondente a Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e zone limitrofe a questi Paesi, in ragione delle antiche connessioni di queste regioni con l’area tedesca, russa e balcanica nella cornice dei grandi Imperi multinazionali disgregatisi alla fine della Prima guerra mondiale. Sebbene la discussione sull’estensione e sul concetto di Europa centrale non sia ancora esaurita, è possibile individuare in tale regione dei tratti storici comuni che, ancora oggi, la contraddistinguono, come l’eredità del passato imperiale (asburgico, tedesco e russo), la contraddittoria e fragile esperienza politica interbellica, il regime comunista con la pesante tutela sovietica durante gli anni della Guerra Fredda, l’integrazione nell’Unione europea e nell’Alleanza atlantica.L’esistenza stessa di un'unione politica, come il Gruppo di Visegrád, testimonia la comunanza di interessi politici e strategici fra i quattro Stati summenzionati, il cui ruolo appare sempre più rilevante nello scenario continentale e globale in ragione della posizione strategica tra la Russia e l’Unione europea e dinanzi alle nuove sfide poste dalla sicurezza globale, dalle questioni energetiche, dai flussi migratori.
Testi Adottati
Francesco Caccamo, La Cecoslovacchia al tempo del socialismo reale. Regime, dissenso, esilio, Società editrice Dante Alighieri, Roma, 2017 (l'eventuale acquisto va effettuato sul sito dell'editore)Jacques Rupnik, Senza il muro. Le due Europe dopo il crollo del comunismo, Donzelli, Roma, 2019
Bibliografia Di Riferimento
Non sono previsti ulteriori testi di studio obbligatori per gli studenti. Numerose indicazioni bibliografiche facoltative riguardanti i temi del corso verranno fornite agli studenti frequentanti durante le lezioni in classe e nell'orario di ricevimento.Modalità Erogazione
Lezioni frontali in classe con la partecipazione attiva dei frequentanti alle discussioni sui temi del corso.Modalità Frequenza
La frequenza è vivamente consigliata ma non è obbligatoria.Modalità Valutazione
Colloquio orale, composto da varie domande, volto a valutare l'assimilazione dei contenuti del corso. La valutazione terrà conto della conoscenza dei temi del corso, della chiarezza espositiva e delle capacità critiche degli studenti.