Obiettivo del corso è offrire le conoscenze specifiche e gli strumenti critici e storiografici atti a indagare il campo delle arti applicate del Medioevo. Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di raffinare la capacità di lettura e di inquadramento della produzione artistica suntuaria medievale e bizantina sviluppando un approccio all’opera più maturo e autonomo. Attività di tipo seminariale stimoleranno l’acquisizione di più articolate metodologie di ricerca e la capacità di comunicare tematiche relative al patrimonio storico-artistico in forma scritta e/o orale a un pubblico di specialisti e non specialisti.
scheda docente
materiale didattico
Le arti definite, con un termine desueto, “minori” costituiscono una componente essenziale dell’estetica medievale, tanto nelle regioni europee quanto nel mondo bizantino. Ciò è testimoniato non solo dalla varietà di manufatti che tutt’ora popolano i nostri musei, ma anche dalle fonti scritte che ne tramandano la percezione, i significati e le modalità di fruizione.
Il modulo si propone di esaminare la produzione di oggetti preziosi nel Mediterraneo tra il IV e il XIII secolo. Ci si soffermerà in particolare sull’oreficeria a smalto e sull’intaglio in avorio, due media artistici che godettero di grande fortuna tanto a Bisanzio quanto in Occidente. Esse saranno studiate nei loro aspetti tecnico-esecutivi, stilistici e tipologici, nonché nel loro rapporto con l’arte monumentale. Si indagheranno inoltre i canali di diffusione, il reimpiego e la ricontestualizzazione (spesso una vera e propria risemantizzazione) in epoca sia medievale che moderna di oggetti il cui apprezzamento nel corso del tempo può essere definito a tutti gli effetti “globale”.
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente in aula ma si potranno prevedere sopralluoghi a collezioni e musei; nell’ambito di attività di tipo seminariale si eserciteranno le capacità di presentare le tematiche oggetto dello studio.
Programma
ORO E AVORIO: ARTI PREZIOSE TRA BISANZIO E L’OCCIDENTE (IV-XIII SECOLO)Le arti definite, con un termine desueto, “minori” costituiscono una componente essenziale dell’estetica medievale, tanto nelle regioni europee quanto nel mondo bizantino. Ciò è testimoniato non solo dalla varietà di manufatti che tutt’ora popolano i nostri musei, ma anche dalle fonti scritte che ne tramandano la percezione, i significati e le modalità di fruizione.
Il modulo si propone di esaminare la produzione di oggetti preziosi nel Mediterraneo tra il IV e il XIII secolo. Ci si soffermerà in particolare sull’oreficeria a smalto e sull’intaglio in avorio, due media artistici che godettero di grande fortuna tanto a Bisanzio quanto in Occidente. Esse saranno studiate nei loro aspetti tecnico-esecutivi, stilistici e tipologici, nonché nel loro rapporto con l’arte monumentale. Si indagheranno inoltre i canali di diffusione, il reimpiego e la ricontestualizzazione (spesso una vera e propria risemantizzazione) in epoca sia medievale che moderna di oggetti il cui apprezzamento nel corso del tempo può essere definito a tutti gli effetti “globale”.
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente in aula ma si potranno prevedere sopralluoghi a collezioni e musei; nell’ambito di attività di tipo seminariale si eserciteranno le capacità di presentare le tematiche oggetto dello studio.
Testi Adottati
La bibliografia d’esame sarà indicata all’inizio del secondo semestre.Modalità Frequenza
Facoltativa ma vivamente consigliata.Modalità Valutazione
L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie). Per il superamento della prova si richiede: 1) la conoscenza delle opere trattate a lezione, la capacità di inquadrarle nei loro contesti di produzione e di presentarle criticamente e con proprietà di linguaggio; 2) la capacità di discutere i temi generali della disciplina con le modalità apprese a lezione e sulla base dei saggi in programma; 3) per gli studenti frequentanti nella valutazione si terrà conto anche del lavoro svolto nell’ambito delle attività seminariali.