Il corso si propone di analizzare le relazioni tra arti visive e ricerca musicale nel seconda metà del XX secolo, intrecciando piani diversi che possano restituire il diramato scenario dell’interazione tra immagine e suono, tra espressione artistica e creazione musicale nella contemporaneità. Saranno analizzate ricerche, momenti di contatto (anche sul piano della circolazione dell’informazione e dei luoghi di dibattito a livello teorico), influenze, creazioni parallele e sconfinamenti linguistici che coinvolgono i circuiti della cultura d’avanguardia e i fenomeni della cultura di massa, al di qua e al di là dell’Atlantico.
scheda docente
materiale didattico
- F. Poli (a cura di), Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, Electa, Milano 2003, pp. 36-221 [PDF scaricabili sul moodle del corso]
2) F. De Sanctis Mangelli e G. Pedace (a cura di), When Sound Becomes form. Sperimentazioni sonore in Italia 1950-2000, Mandredi Edizioni, Imola 2019
3) Art or sound, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina, 7 giugno – 8 novembre 2014), a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2014 [in particolare i saggi: G. Celant, Dal plurilinguismo al multisensoriale; C. Cox, Vedere non è sentire. Sinestesia, anestesia e arte audiovisiva; L. Chessa, Un’orchestra metafisica. Una ricerca sulla ricostruzione degli intonarumori; R. Young, Così brutalmente forzata. La svolta del dopoguerra dalla musica al suono; E. de Visscher, Il silenzio come scultura musicale. John Cage e gli strumenti di 4’33’’; G. Dayal, Musica sperimentale e performance. David Tudor, John Cage e Merce Cunningham; J. Applin, Rumore ottico. Il suono della scultura negli anni ’60; A. Licht, Il rumore della superficie. Rendere l’arte udibile nel XX Secolo; S. Menegoi, Sound Art? Arti visive e suono al passaggio fra anni ’70 e ’80; H. Rogers, Sinestesia distorta. Il video musicale e le arti visive]
4) P. Fameli, Il corpo risonante. Vocalità e gestualità nel Novecento, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) 2013, pp. 43-84
Non frequentanti
Integreranno con un approfondimento da concordare con la docente.
Programma
La relazione tra arti visive, suono e musica attraversa tutta la modernità configurando uno spazio di sperimentazione linguistica che la definizione di Sound Art restituisce solo parzialmente. A partire dalla sperimentazione e dalla rivoluzione estetica di John Cage, che ha ampliato l’orizzonte della musica al suono-rumore, il corso intende analizzare momenti della collaborazione tra artisti visivi e musicisti al di qua e al di là dell’Atlantico con esperienze che definiscono i nuovi orizzonti del performativo, tra Happening, Environment e Fluxus, in una rete di relazioni internazionali in espansione che si fa mano a mano globale. Saranno nello specifico analizzate 1) pratiche comportamentali-performative che hanno incentrato la loro poetica sulla voce e sulle sonorità corporali, anche in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie o come possibilità di autoaffermazione identitaria; 2) installazioni ambientali che hanno utilizzato il suono e la musica in uno scenario di ricerca che attraversa l’Arte Processuale, l’Arte Povera per arrivare alla contemporaneità in relazione alla questione ecologica e alla crisi ambientale.Testi Adottati
1) Per una contestualizzazione delle principali ricerche dell’arte dagli anni Sessanta a oggi:- F. Poli (a cura di), Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, Electa, Milano 2003, pp. 36-221 [PDF scaricabili sul moodle del corso]
2) F. De Sanctis Mangelli e G. Pedace (a cura di), When Sound Becomes form. Sperimentazioni sonore in Italia 1950-2000, Mandredi Edizioni, Imola 2019
3) Art or sound, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina, 7 giugno – 8 novembre 2014), a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2014 [in particolare i saggi: G. Celant, Dal plurilinguismo al multisensoriale; C. Cox, Vedere non è sentire. Sinestesia, anestesia e arte audiovisiva; L. Chessa, Un’orchestra metafisica. Una ricerca sulla ricostruzione degli intonarumori; R. Young, Così brutalmente forzata. La svolta del dopoguerra dalla musica al suono; E. de Visscher, Il silenzio come scultura musicale. John Cage e gli strumenti di 4’33’’; G. Dayal, Musica sperimentale e performance. David Tudor, John Cage e Merce Cunningham; J. Applin, Rumore ottico. Il suono della scultura negli anni ’60; A. Licht, Il rumore della superficie. Rendere l’arte udibile nel XX Secolo; S. Menegoi, Sound Art? Arti visive e suono al passaggio fra anni ’70 e ’80; H. Rogers, Sinestesia distorta. Il video musicale e le arti visive]
4) P. Fameli, Il corpo risonante. Vocalità e gestualità nel Novecento, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) 2013, pp. 43-84
Non frequentanti
Integreranno con un approfondimento da concordare con la docente.
Modalità Erogazione
Il corso è organizzato in lezioni frontali svolte mediante presentazioni di opere e documenti proiettati su schermo e strumenti multimediali. Alcuni argomenti vengono approfonditi attraverso la lettura e il commento di testi critici e programmatici, e attraverso l’ascolto di brani musicali. Durante il corso vengono organizzate visite a mostre e a musei e incontri in aula con professionisti del settore. È inoltre previsto il coinvolgimento degli studenti con la presentazione in aula di seminari che saranno oggetto di ulteriore approfondimento nell’elaborato scritto per la prova d’esame.Modalità Frequenza
La frequenza è fortemente consigliata.Modalità Valutazione
I frequentanti possono sostituire l'esame orale con un elaborato scritto su un tema attinente gli argomenti trattati a lezione da concordare con la docente. Il paper dovrà avere una lunghezza compresa tra le 15.000 e le 25.000 battute, note e spazi inclusi. Dovrà essere consegnato sette giorni prima dell’appello d’esame. Per i non frequentanti: Colloquio orale sui temi trattati nei testi in programma.