Il corso prende in esame l'architettura del XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, mettendo in evidenza le diverse modernità del Novecento: quella legata alle avanguardie ma anche quella costituita dall’intreccio di rapporti tra tradizioni regionali e nuovi linguaggi. Saranno inoltre analizzate le politiche riformatrici dell’abitazione e dell'urbanistica e l’importanza dell’affermarsi del calcestruzzo armato. Il corso affronta anche la crisi del Movimento Moderno, fino ad accennare ai temi di frontiera dell'ultimo decennio del secolo.
Canali
scheda docente
materiale didattico
Si articola secondo più direttrici connesse tra loro: i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il Moderno e la Tradizione; le figure di architetti e committenti; l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); le interpretazioni storiografiche.
William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996.
Programma
Il corso copre un arco temporale compreso tra l’ultimo decennio del XIX secolo e la fine degli anni Novanta del XX secolo. Esso affronta la complessità degli intrecci storici che hanno portato alla nascita e all’affermarsi delle forme del Moderno, inteso in un’accezione ampia che includa non soltanto le opere degli architetti radicali legati alle avanguardie artistiche o ai grandi ideali (come l’estetica delle macchine o l’organicismo) ma anche quelle, in alcuni casi altrettanto eversive, che fanno riferimento alla tradizione vernacolare.Si articola secondo più direttrici connesse tra loro: i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il Moderno e la Tradizione; le figure di architetti e committenti; l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); le interpretazioni storiografiche.
Testi Adottati
Sigfried Giedion, Spazio, Tempo ed Architettura, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1954.William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996.
Bibliografia Di Riferimento
Reyner Banham, Architettura della prima età della macchina, Calderini, Bologna 1970. Alan Colquhoun, Architettura moderna e storia, Laterza, Roma-Bari 1989. Marco Biraghi, Alberto Ferlenga (a cura di), Architettura del Novecento. Teorie, scuole, eventi, vol I, Einaudi, Torino 2012. Marco Biraghi, Alberto Ferlenga (a cura di), Architettura del Novecento. Opere, progetti e luoghi, voll. II-III, Einaudi, Torino 2013. ANTOLOGIE Marco De Benedetti, Attilio Pracchi, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1992. Joan Ockman, Architecture Culture 1943-1968, Rizzoli, New York 1993. Michael K. Hays, Architecture. Theory since 1968, The MIT Press, Cambridge, Mass 2000. SULL’ARCHITETTURA ITALIANA DEL XX SECOLO SI CONSIGLIANO: Manfredo Tafuri, Storia dell’architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1986. Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Einaudi, Torino 1989. Francesco Dal Co (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997. Giorgio Ciucci, Giorgio Muratore (a cura di), Storia dell’architettura contemporanea. Il primo Novecento, Electa, Milano 2004. Marco Biraghi, Storia dell’architettura italiana 1985-2915, Einaudi, Torino 2013.Modalità Erogazione
Il corso si terrà attraverso lezioni frontali in presenza. Le lezioni saranno tenute dal titolare del corso e, in alcuni, casi da professori visiting.Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria per il 75% del corso.Modalità Valutazione
La valutazione avviene attraverso un esame orale. Lo studente dovrà rispondere ad alcune domande relative al programma del corso e dovrà dimostrare la conoscenza approfondita dell'argomento affrontato. Dovrà dimostrare inoltre di essere in grado di disegnare piante e prospetti delle opere di architetture delle quali si sta discutendo.
scheda docente
materiale didattico
Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dall'architettura 'parlante' di Ledoux a quella di Le Corbusier, dal movimento Arts & Craft all'approccio organico di Wright in America, dalle Neo-avanguardie del secondo Dopoguerra ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi nei decenni più recenti.
W.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1999 (1982)
E. Kaufmann, Da Ledoux a Le Corbusier: origine e sviluppo dell'architettura autonoma, Milano 1973 (1933)
R. Middleton, D. Watkin, Architettura dell’Ottocento, Milano 1977
N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 (1966)
H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Torino 1967 (1947)
M. Tafuri, La sfera e il labirinto, Torino 1980
Programma
Il corso affronta le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XX secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno avuto nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive.Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dall'architettura 'parlante' di Ledoux a quella di Le Corbusier, dal movimento Arts & Craft all'approccio organico di Wright in America, dalle Neo-avanguardie del secondo Dopoguerra ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi nei decenni più recenti.
Testi Adottati
P. Burger, Teoria dell’avanguardia, Torino 1990 (1974)W.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1999 (1982)
E. Kaufmann, Da Ledoux a Le Corbusier: origine e sviluppo dell'architettura autonoma, Milano 1973 (1933)
R. Middleton, D. Watkin, Architettura dell’Ottocento, Milano 1977
N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 (1966)
H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Torino 1967 (1947)
M. Tafuri, La sfera e il labirinto, Torino 1980
Bibliografia Di Riferimento
J. Ackerman, Punti di distanza, Milano 2001 (1991) P.R. Banham, Le tentazioni dell'architettura: Megastrutture, Roma 1980 (1976) F. Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Milano 1989 (1984) L. Mumford, Architettura e cultura in America. Dalla guerra civile all’ultima frontiera, a c.d. F. Dal Co, Padova 1977 (1931) N. Pevsner, I pionieri dell’architettura moderna, 1983 (1936) C. E. Schorske, Vienna fin de siècle: politica e cultura, Milano 1981 (1980)Modalità Erogazione
Il corso si svolge attraverso una serie di lezioni frontali in aula, organizzate in sequenza cronologica e per nuclei tematici omogenei a cadenza settimanale: tali nuclei si riferiscono ad architetture, idee e contesti che vengono discussi stimolando la partecipazione attiva degli studenti e favorendo un processo di formazione graduale secondo diversi piani di analisi. In determinate occasioni le lezioni possono avvenire a corsi congiunti (canali A e B) o in forma di seminario, sia in aula che itinerante con visite didattiche, che vengono segnalate di volta in volta. Un momento significativo del corso consiste nell'organizzazione di un seminario di ricerca, intitolato "FONTI 20XXIII", che prevede l'elaborazione di un lavoro individuale avente per oggetto un'architettura contemporanea, selezionata da un insieme di opere indicate dalla docenza. Tale seminario è facoltativo ma raccomandato agli studenti che hanno intenzione di sostenere l'esame nelle prime due sessioni (estiva e autunnale, aa 2022-23); i materiali inerenti al seminario sono inseriti in un'apposita cartella nel Team del corso (MS Teams). Per tutti gli iscritti al corso vengono resi disponibili materiali utili a supportare la preparazione e a sostenere l'esame, fornendo bibliografie specifiche, corredate da versioni digitali di alcuni contributi (in formato pdf), approfondimenti e link a siti web significativi: tali materiali vengono forniti in due momenti distinti, a metà e a fine corso, attraverso la piattaforma digitale istituzionale (Moodle e-learning).Modalità Frequenza
Gli studenti devono aver seguito almeno il 75% delle lezioni per essere ammessi all'esame.Modalità Valutazione
L’esame consiste in una verifica orale individuale sulla bibliografia generale e specifica fornita durante il corso, e su due saggi a scelta tra quelli proposti a complemento dei temi affrontati a lezione. È inoltre necessaria la redazione di un taccuino di disegni a mano libera contenente rappresentazioni schematiche preferibilmente in pianta delle opere ritenute più significative dallo studente, al quale è richiesto di argomentare le ragioni della selezione e di contestualizzare l’arco cronologico individuato. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti ESAME ORALE (70%): l'esame verte sulla bibliografia assegnata e sul programma affrontato durante il corso. Per gli studenti che hanno svolto il seminario, l'elaborato conta 20% dell'esame orale. PARTECIPAZIONE ATTIVA (10%): per gli studenti che partecipano al seminario con elaborati, domande e interventi, è previsto un riconoscimento sul voto finale del 10%. TACCUINO (20%): Ogni studente deve presentare in sede d’esame un taccuino di schizzi e disegni analitici elaborati con tecnica libera, esito di una selezione ragionata tra le architetture discusse o citate a lezione. La selezione deve includere almeno n. 20 soggetti e prediligere disegni che consentano di ragionare sull’inserimento nel contesto (orientamento degli affacci, attacco a terra, etc. ), sulla distribuzione interna (pianta), sullo sviluppo verticale delle architetture (sezione), indicando per ogni architettura SOGGETTO, LUOGO, AUTORE e ANNO.